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giovedì 30 agosto 2007

«Prima passava di tutto, adesso in Posta bloccano anche i kit corretti»

LA UIL DENUNCIA

Disagi che proseguono per gli immigrati regolari, oltre 2 mila kit che non hanno alcun valore, problemi per i residenti che per diverse settimane sono stati costretti a subire lunghe code in più uffici, soprattutto quelli postali, una mobilitazione di forze dell'ordine, ma anche un giro d'affari che sfiora i 150 mila euro. Sono questi i numeri dei due mesi che hanno caratterizzato in città l'ondata anomala di clandestini arrivati da tutt'Italia a consegnare i moduli (leggi kit) per ottenere il permesso di soggiorno. Ora che la situazione sembra tornata alla normalità a tirare le somme di quanto accaduto è il segretario provinciale della Uil Immigrati, Beppino Nosella. Ma il sindacalista ha fatto di più. Già, ha voluto capire nel dettaglio quali sono i problemi che questa ondata anomala ha creato agli immigrati regolari. Una sorta di "indagine" che ha interessato in particolare gli uffici postali dopo lastrettadelle settimane scorse. «Gli esempi di disagi sono molti - spiega Nosella - ma mi limiterò a citare i più recenti. Il 22 agosto Doris, cittadina ghanese si è presentata allo sportello delle Poste centrali con un kit stampato dal nostro patronato, relativa busta e ricevuta di spedizione via e-mail. Nonostante questo allo "Sportello Amico" hanno respinto la malcapitata perché priva di "visto", documento applicato nella pagina del passaporto. Evidentemente allo sportello non sanno che il "visto" non serve per il rinnovo del permesso di soggiorno. Il giorno seguente - va avanti Nosella - un uomo di nazionalità marocchina si è presentato sempre alle poste centrali per consegnare la busta (sempre compilata dal nostro patronato) ed è stato respinto perché la sua domanda sarebbe stata mal compilata. Il motivo: non poteva chiedere il rilascio del permesso, ma il rinnovo essendo privo di visto. A quel punto siamo tornati in Posta con lo straniero e qui la sorpresa: l'impiegato allo sportello era cambiato e quello nuovo ha accettato la documentazione. Siamo alla follia: prima si prendeva tutto, oggi non si accetta neppure il kit corretto, segno che il personale non è stato ancora ben istruito». Nosella sottolinea altri due aspetti. «La Uil già il 12 luglio scorso aveva segnalato alle autorità quello che stava accadendo senza però avere riscontri. Infine il giro d'affari. Complessivamente i clandestini hanno fruttato circa 150 mila euro. Di questi 60 mila alle Poste secondo convenzione, altri 29 mila per le marche da bollo sui kit e circa 55 mila per i versamenti (già eseguiti) legati alla stampa del permesso di soggiorno. Visto che questo documento a quasi tutti loro non arriverà mai, che fine faranno quei soldi?».

ldf

Tratto da Gazzettino Online

Pordenone provincia double-face sul tema della immigrazione

Pordenone provincia double-face sul tema della immigrazione, da un lato la richiesta di nuove braccia per produrre ulteriore ricchezza, dall’altro versante, l’immigrato, una condizione sociale che sempre più sta volgendo ad un percorso per una vera integrazione completa; accompagnata però, in questi ultimi giorni da fenomeni certamente molto discutibili, come il caso, la richiesta di regolarizzazione per 2700 immigrati provenienti da alcune province del Nord, a Pordenone.

Non ci interessa sapere chi ha promosso il Tam-Tam, non ci interessa rivolgere accuse a destra e a manca per quanto è accaduto, ci interessa molto di più, sapere che questi cittadini del mondo, trovino nel nostro territorio quella condizione che è stata negata nella loro terra d’origine, e che corrisponde secondo Noi, avere un lavoro, avere una casa di riferimento ed avere la possibilità di ricevere dalla società civile tutti i servizi riservati a tutte le persone normali.

Non siamo invece d’accordo con coloro che da questa situazione (quella del Tam-Tam) hanno trovato una vera e propria soddisfazione economica. L’immigrazione per quelle persone è un vero businnes. Tale fenomeno dovrebbe far riflettere tutti, quantomeno NOI del sindacato, che sempre abbiamo combattuto coloro i quali si sono arricchiti attraverso lo stato di necessità delle persone.

Ma è possibile che una provincia industrializzata, evoluta come la nostra dove il fenomeno della quasi piena occupazione anche se per una parte precaria, possa ospitare fenomeni che chiamerei “malavitosi?” sul fronte della regolarizzazione dell’immigrazione? e poi cosa centrano le Poste Italiane su tutto ciò? meglio sarebbe far conoscere nel dettaglio le problematiche che investono i cittadini extracomunitari in cerca di regolarizzazione, a coloro che in questi giorni hanno strumentalizzato questa vicenda dalla tv alla stampa locale.

Riteniamo, invece sia più opportuno ridurre ulteriormente i tempi lunghi di attesa delle pratiche che giacciono in Questura. Ciò non è stato raggiunto, nonostante il protocollo d’intesa sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e Ministero degli Interni, attraverso il quale è stato affidato ai Patronati il disbrigo delle pratiche relative all’istruttoria per la concessione dei rinnovi o delle concessioni dei permessi di soggiorno, questo è un problema!

Il sindacato, chiamato a partecipare nella gestione del fenomeno dell’ immigrazione, rappresenta una certezza per l’immigrato in quanto soggetto affidabile per le istituzioni, Questura, Prefettura, Amministrazioni Locali, Provincia, Regione, c’è soprattutto trasparenza nella gestione e quasi certamente il fenomeno del tam-tam non avrebbe avuto quel risvolto se i protagonisti fossero rimasti quelli sopradescritti.

Rimane il problema che Pordenone registra un tasso di presenza molto alto di cittadini extracomunitari, ne consegue per la città, per l’amministrazione comunale un problema di costi e di sostenibilità in modo particolare per ciò che riguarda il Welfare, su questo condividiamo la denuncia fatta dal Primo Cittadino e perciò disponibili al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise che mettano al centro la sostenibilità di questo fenomeno.

Infine una considerazione che vuole rappresentare il “nostro” modo di essere e che ci riguarda tutti, e molto da vicino, sindacato, istituzioni, imprenditori, il fenomeno delle badanti, figure INDISPENSABILI nella nostra società, nelle nostre famiglie, nell’accudire i nostri cari, su questo siamo tutti consapevoli che esiste un problema, ma che ciò non può rappresentare il problema.

Walter Tavian segretario generale CSP-UIL PN
Pordenone 29 agosto 2007

Nuovo reparto alle ZML Industries

ZML INDUSTRIES 29/08/2007 Maniago
Giovedì 29 agosto si è svolto un'incontro tra ZML Industries e il sindacato con all'ordine del giono:
Reparto di finitura per la Divisione Alluminio e Ghisa.
Mobilità volontaria
Premi di Risultato anno 2007


Nuovo Reparto di finitura:
Incremento componenti in Alluminio da Granigliare e con sviluppo prossimo delle filettature.
Tale operazione potrebbe significare un primo passo in avanti verso le Finiture meccaniche.

Investimento di circa 2 mil€ per acquistare:
2 granigliatrici
1 Robot di Finitura
Adeguamento struttura edilizia.

Attualmente tali lavorazioni sono realizzate all’esterno da diversi conto lavoristi ubicati in Regione e non solo.
Tale organizzazione dà origine a diversi problemi logistici e di rispetto dei tempi di consegna al cliente.

La proprietà esprime la disponibilità a realizzare la divisione finiture all’interno della ZML Industries nella zona industriale del maniaghese, altrimenti il progetto industriale sarà realizzato altrove.

Obiettivo aziendale: portare all’interno le lavorazione di finitura fornendo al cliente finale un componente con maggiore valore aggiunto rispetto ad oggi ed evitare le disfunzioni organizzative cagionate dai conto lavoristi.

Condizione per realizzare la divisione finitura a maniago è il costo del lavoro.
Attualmente esiste una differenza di circa 4€/h. tale differenza è dovuta alla contrattazione di secondo livello presente in azienda.

L’azienda propone di realizzare una sorta di salario di ingresso per i neo assunti e riconoscere: PAGA BASE + EDR + PRO RE
Per quanto riguarda il premio aziendale che ha un valore pari a 2.480€ propone una gradualità di erogazione determinata dall’anzianità aziendale:
da o a 5 anni = 0€ dal 5 anno al 7 anno = 30% dal 7 anno al 9 anno il 60%
ed oltre il 9 anno il 100% del premio aziendale.

Start up ottobre:
macchine idonee per la finitura dei componenti ghisa con l’inserimento di 30 lavoratori di cui almeno 15 donne.

Start up componenti in alluminio:
1° step Dicembre inserimento impianto di granigliatura a tunnel con relativa assunzione di 15 donne e 3 uomini.
2° step Gennaio 08’ centro finiture automatiche e altro impianto di granigliatura con inserimento di ulteriori 10 addetti.

L’investimento porterebbe all’interno della ZML industries solo i 2/3 delle lavorazioni che attualmente l’azienda ha decentrato all’esterno.

Le nostre considerazioni:
La dimensione della ZML sicuramente assumerebbe una dimensione diversa, poiché si tende ad aumentare di circa il 10% l’occupazione in modo stabile.

I componenti realizzati dall’azienda hanno valore aggiunto per cui ci saranno sicuramente dei margini più elevati sui componenti forniti al mercato in modo particolare sul comparto automotive.

Un’opportunità occupazionale per la zona del Maniaghese che non offre grandi spazi occupazionali, in modo particolare alle donne. La vicenda della Bisazza nello Spilimberghese (azienda del vetro) e non per ultimo della Roncadin meglio conosciuta come BO –FROST, accrescono l’importanza di questa opportunità che l’azienda propone: 60 posti di lavoro di cui il 60% circa da destinare a manodopera femminile.

Il salario d’inserimento:
A Pordenone esiste la contrattazione territoriale che applicata nelle azienda porta ad un incremento annuale di circa 1.071€ ad un lavoratore di 3°livello (premio presenza + premio produzione + terzo elemento).
Il Pro re proposto contiene la contrattazione provinciale ed è frutto di contrattazione Zanussi che nel tempo ha prodotto un valore annuale per un lavoratore di 3° liv. pari a 1.351 € annue. - Una differenza a favore del lavoratore di 280 €


La proposta UILM:
Disponibilità ad aprire la discussione sulla realizzazione del Reparto Finiture:

Salvaguardare l’occupazione dell’indotto locale attraverso una sorta di priorità di assunzione se dovessero insorgere problemi di volumi nelle realtà coinvolte.

I lavoratori dovranno essere inseriti con contratto a termine e trasformati a tempo indeterminato entro i 6 mesi successivi dalla loro assunzione.

Salario, sarebbe meglio non parlare d’ ingresso, ma se lo scambio è l’occupazione di qualità in una zona disagiata dal punto di vista dell’opportunità di lavoro, sempre che siano rivisti gli scaglionamenti proposti dalla azienda che riteniamo, come UILM, troppo lunghi nei tempi. Quindi va ridotto il periodo ed incrementate le percentuali.

Inoltre, a nostro avviso, i lavoratori non confermati dovranno avere garantite le spettanze economiche globali compreso il premio aziendale erogato in ZML Industries.
Segr.Prov.le UILM
Roberto Zami

Electrolux di Porcia: cresce la UILM

Regazzi si complimenta con il Segretario di Pordenone Roberto Zaami.
"La Uilm aumenta il proprio consenso in termini percentuali e di seggi nel rinnovo delle elezioni RSU dello stabilimento di Electrolux di Porcia, dove lavorano circa 2600 dipendenti"Lo afferma oggi Antonino Regazzi segretario generale della UILM nazionale, al termine dello spoglio nel sito metalmeccanico in provincia di Pordenone che produce elettrodomestici. Infatti, i metalmeccanici della UILM hanno riscosso 465 voti ed un seggio in più rispetto alle precedenti elezioni (12 seggi).La Fim, invece, ha ottenuto 287 consensi (erano 404 nella precedente tornata elettorale) e 9 seggi; la Fiom 570 voti (erano 691 nelle elezioni precedenti) e 14 seggi."Nella sostanza - dichiara Regazzi - cresciamo di 5 punti percentuali rispetto alle altre organizzazioni che calano notevolmente. Ho ringraziato personalmente Roberto Zaami, che guida la nostra struttura di Pordenone, pregandolo di estendere il plauso della sede nazionale a candidati, delegati eletti e votanti delle liste UILM".

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 22 giugno 2007

Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici

è il sindacato di categoria che all'interno della Uil - Unione Italiana del Lavoro - rappresenta, organizza e tutela i lavoratori e le lavoratrici dipendenti da imprese metalmeccaniche e dei cosiddetti settori affini: orafo, argentiero e odontotecnico.


La nostra storia

La Uil nasce il 5 marzo del 1950 a Roma, quando 253 delegati provenienti da tutta Italia parteciparono al convegno costitutivo della Uil, l'Unione Italiana del Lavoro, che si propose di dare rappresentanza ai lavoratori di idee laiche, democratiche e socialiste.Nella dichiarazione programmatica approvata erano indicati i cinque punti che caratterizzarono e qualificarono l'azione della Uil sin dai suoi primi anni. Venne rivendicata l'indipendenza dai partiti, dai governi e dalle confessioni e venne valorizzata l'autonomia delle federazioni di categoria; la Uil si impegnò ad adottare un metodo democratico e si dichiarò favorevole alla ricerca dell'unità d'azione con le altre due organizzazioni confederali ed all'intervento su tutti i problemi di politica sociale ed economica.Nonostante le difficoltà dei primi anni la Uil si affermò tra i lavoratori italiani, sia dei comparti privati che di quelli pubblici, superando i 400.000 iscritti alle fine del 1950La Uilm, intesa come struttura formata da lavoratori e lavoratrici del settore metalmeccanico, si consolida negli anni successivi alla fondazione, in particolare a partire dalla sua "roccaforte": la Fiat a Torino. Nel 1958 alle elezioni delle Commissioni interne della società torinese la Uilm raggiunge 16.139 voti contro i 14.440 della Fiom Cgil e dei 7.360 della Fim Cisl.Solo a partire dal 1966 la Uilm comincia a strutturarsi in modo diffuso e capillare sull'intero territorio nazionale.La fine degli anni 60 e i primi anni 70 con le grandi lotte per la dignità del lavoro e la democrazia in fabbrica vedono la Uilm pienamente protagonista con una costante crescita degli iscritti che giungono nel 1972 a superare le 114 mila unità.Nel 1973 la scelta dell'Unità sindacale e la costituzione dell'Flm - Federazione Lavoratori Metalmeccanici - vera punta di diamante del sindacalismo italiano, produce una scissione da parte di alcuni dirigenti e militanti della Uilm che costituirono la Uilm/Md. Tale scissione tuttavia non arreca danni all'Organizzazione che anzi dal 1974 ricomincia a crescere attestandosi alla fine degli anni 70 intorno ai 140 mila iscritti.Le vicende degli anni 80, a partire dalla ormai storica vertenza Fiat, per proseguire con la rottura del patto unitario Cgil, Cisl e Uil avvenuta nel 1984, modificano profondamente i rapporti tra le Organizzazioni sindacali dei metalmeccanici. Il concomitante processo di profonda ristrutturazione dell'industria metalmeccanica comporta una riduzione, meno che proporzionale, degli iscritti che si attestano alla fine degli anni 80 sopra le centomila unità.Gli anni 90 si aprono con un'ulteriore fase di ristrutturazione dell'industria metalmeccanica con forti espulsioni di manodopera. Ancor prima che fosse d'uso comune il termine, la globalizzazione, nel settore metalmeccanico, già produceva effetti negativi sull'occupazione. Nonostante questo la Uilm conta ancora su una base associativa di quasi centomila unità.La nostra storia è stata segnata da grandi battaglie unitarie e da importanti conquiste sindacali, ma anche da forte dialettica e talvolta da profonde divisioni tra le Organizzazioni sindacali del settore metalmeccanico. Ciò nonostante proprio Fim, Fiom e Uilm nel 1987 definiscono un regolamento per l'elezione dei rappresentanti sindacali che verrà poi fatto proprio, con le ovvie, opportune modifiche, da Cgil, Cisl e Uil per la costituzione delle Rsu garantendo così maggiore partecipazione ai lavoratori e alle lavoratrici nelle scelte dei propri rappresentanti nei luoghi di lavoro.



I nostri compiti

La Uilm, come si è già scritto, rappresenta, tutela e organizza i dipendenti metalmeccanici e dei settori affini. Tutela e rappresentanza che si svolgono attraverso molteplici attività:



Contrattazione

La Uilm, insieme alle altre Organizzazioni sindacali di categoria, stipula ben 7 contratti collettivi nazionale di lavoro (Ccnl) che si applicano a circa 1,8 milioni di dipendenti e più precisamente:- Il Ccnl per le imprese metalmeccaniche e dell'installazione di impianti con le Associazioni datoriali aderenti a Confindustria, la Federmeccanica e l'Assistal, è il "contratto" per antonomasia perchè si applica a circa 900 mila dipendenti;- Il Ccnl per le imprese aderenti all'Unionmeccanica Confapi che riguarda un po' meno di 400 mila dipendenti;- Il Ccnl per le imprese artigiane metalmeccaniche e dell'installazione d'impianti che si applica ai 380 mila dipendenti di questo settore;- Il Ccnl per le cooperative metalmeccaniche e dell'installazione d'impianti e per i circa 10 mila addetti di queste imprese tra lavoratori dipendenti e soci-lavoratori;- Il Ccnl per le imprese dell'artigianato orafo e argentiero che si applica a quasi 40 mila lavoratori dipendenti da queste imprese;- Il Ccnl per le imprese industriali orafe e argentiere che riguarda circa 10 mila dipendenti;- Il Ccnl per le imprese odontotecniche che si applica ai quasi 12 mila dipendenti di questo settore.
La Uilm a livello territoriale e/o nazionale segue, congiuntamente con le Rsu, le contrattazioni aziendali che possono riguardare sia l'istituzione di Premi aziendali e la definizione di normative aziendali che la contrattazione in caso di ristrutturazioni o riorganizzazioni aziendali.



Previdenza complementare

La Uilm, con le altre Organizzazioni sindacali, ha partecipato:- con Federmeccanica e Assistal, all'istituzione di Cometa il principale dei fondi di previdenza complementare della categoria e uno dei più grandi, per numero di potenziali iscritti, a livello europeo; Cometa conta attualmente più di 330 mila iscritti ed è già pienamente operativo;- con altre 4 categorie (alimentaristi, chimici, grafici e tessili) alla costituzione, con le rispettive Associazioni aderenti alla Confapi, di Fondapi, fondo di previdenza complementare che ha svolto in agosto le elezioni per l'Assemblea dei soci che il prossimo 25 ottobre eleggerà il C.d.A. definitivo;- con le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil e altre 7 categorie (alimentaristi, autotrasportatori, chimici, grafici, lapidei e addetti delle imprese del legno, servizi alla persona e tessili) alla costituzione, concordata con le Associazioni artigiane, di Artifond, il fondo dei dipendenti delle imprese artigiane che ha avviato la campagna per le prime adesioni;- con le Confederazioni e altre categorie, alla costituzione di Cooperlavoro per i soci lavoratori e i lavoratori dipendenti delle imprese cooperative di "produzione e lavoro", fondo già attivo dalla primavera del 2000.



Servizi agli iscritti e ai lavoratori

Presso le sedi territoriali, la Uilm offre ai propri iscritti, assistenza sindacale e legale e, ricorrendo laddove necessario alle strutture e agli enti collaterali della Uil, consulenza previdenziale e fiscale.

Con la sentenza di Cassazione il mobbing non è reato penale

La Corte di Cassazione con la sentenza n.33624 della V sezione penale conferma di fatto la decisione assunta dal GUP di Santa Maria Vetere, il non luogo a procedere nei confronti di un preside in quanto non sono apparse ingiurie o gesti ostili non specificati in modo continuativo. Infatti secondo i giudici l'individuazione di presenza di mobbing la si può supporre soltanto se vengono registrati atteggiamenti mirati e reiterati convergenti in un soggetto solo se riconducibili all'articolo 572 del codice penale che recita così: "maltrattamenti commessi da persona dotata di autorità per l'esercizio di una professione che devono compiersi in modo continuativo". A nostro avviso tale sentenza, rispetto gli strumenti legislativi a disposizione dei giudici, è da considerarsi giusta in quanto, per l'appunto, il codice penale che risale ancora al 1933 non contempla neppure la parola mobbing. Ma è altrettanto vero che si registrano sempre più in svariati posti di lavoro vessazioni sempre più sottili e invisibili o peggio ancora meglio camuffate. Queste situazioni al sindacato le stiamo registrando purtroppo, in crescita sia per lavoratrici che lavoratori. E' doveroso anche segnalare che molte vessazioni nel mondo del lavoro, e non solo, sono subite maggiormente dalle donne che per motivi culturali, di istruzione o di ricatto sono meno propense a denunciarne i casi.

mercoledì 29 agosto 2007

Tesseramento

REGIONI

ISCRITTI 2006 *

ISCRITTI 2007 *

VAL D'AOSTA

2.674

2.717

PIEMONTE

139.290

139.452

LOMBARDIA

171.160

177.298

TRENTINO ALTO ADIGE

22.368

23.366

VENETO

101.792

105.164

FRIULI VENEZIA GIULIA

32.210

33.695

LIGURIA

52.739

53.986

EMILIA ROMAGNA

130.577

131.260

TOTALE NORD

652.810

666.938

TOSCANA

69.162

70.751

UMBRIA

30.875

31.348

MARCHE

43.513

44.694

LAZIO

169.616

169.521

TOTALE CENTRO

313.166

316.314

ABRUZZO

42.904

44.643

MOLISE

10.713

10.774

CAMPANIA

166.925

173.455

PUGLIA

176.800

181.239

BASILICATA

28.944

30.111

CALABRIA

103.807

107.861

SICILIA

194.699

200.815

SARDEGNA

42.607

44.583

TOTALE SUD

767.399

793.481

VARIE

33.166

34.171

II AFFILIAZIONE

169.384

250.005

TOTALE

205.550

284.176

TOTALE GENERALE

1.935.925

2.060.909

separatore

AGGREGATI PER CATEGORIA

CATEGORIE

2006 *

2007 *

AGROALIMENTARE

192.784

200.405

UIMEC

45.560

51.493

UILA

147.224

148.912

INDUSTRIA

344.878

356.016

UILCEM (Chimica, Energia e Manifatturiero)

78.541

79.041

FENEAL

136.245

145.201

UILM

86.714

88.389

UILTA

43.378

43.385

TERZIARIO

205.975

212.390

UILCA (Credito, Esattoriali e Assicuratori)

43.987

43.989

UILCOM (Grafici, Spettacolo, Telecomunic.ni)

37.681

38.867

UILPOST

29.393

29.393

UILTUCS

94.914

100.141

TRASPORTI

106.182

107.202

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

330.843

335.885

UIL FPL (Sanità ed Enti Locali)

196.231

196.918

OO.CC.

522

572

UIL SCUOLA

65.258

69.358

UILPA

68.832

69.037

TOTALE LAVORATORI ATTIVI

1.180.662

1.211.898

PENSIONATI

552.713

564.835

VARIE

33.166

34.171

IIa AFFILIAZIONE

169.384

250.005

TOTALE

755.263

849.001

TOTALE GENERALE

1.935.925

2.060.909

* Il numero degli iscritti non e' comprensivo di quelli effettuati brevi manu
a livello categoriale e territoriale

Badanti, 10 regole d'oro per assicurarsi qualità e sicurezza

L’Adoc diffonde un decalogo per fornire i primi semplici consigli a quanti necessitano dei servizi di un’assistente familiare, non conoscendo possibilità e rischi connessi alla scelta:

  1. Per ricercare una badante, una famiglia può rivolgersi ad agenzie specializzate o verificare se nel proprio comune è presente un registro assistenti familiari, in cui sono segnalate le colf qualificate. In questo caso assicurarsi che la colf abbia effettivamente svolto il corso di formazione, come ad esempio è avvenuto nel comune di Pordenone.
  2. Al momento della richiesta specificare il tipo di collaborazione che si sta ricercando: attività per la casa o per la persona, facendo attenzione a chiarire particolari esigenze della persona da assistere o specifiche professionalità ricercate.
  3. In caso l’assistente non alloggi in casa, fissare un orario di lavoro che non esuli dalle disposizioni di legge, ricordando che da marzo 2007 il numero delle ore massime che un lavoratore può fornire sono passate da 44 a 40.
  4. Al momento dell’assunzione, il datore di lavoro deve verificare il possesso, dalla parte della colf, dei seguenti documenti: libretto del lavoro, tessera sanitaria aggiornata, stato di famiglia, codice fiscale, documento di identità, eventuale numero di iscrizione all’INPS.
  5. In caso l’assistente familiare alloggi presso la famiglia del datore di lavoro, questi deve notificare il fatto all’Anagrafe comunale entro 20 giorni.
  6. In caso l’assistente familiare sia straniera, il datore di lavoro deve verificare il possesso del permesso di soggiorno se l’assistente è extracomunitario, o della Carta i Soggiorno CEE se l’assistente è comunitario.
  7. E’ consigliabile per il datore stipulare un contratto di lavoro individuale basato sul CCNL per il Lavoro Domestico. Il documento deve contenere: la data dell’inizio del rapporto di lavoro, l’eventuale data di cessazione se è un contratto a termine, la categoria in cui viene assunta la badante e la sua anzianità di servizio, la durata del periodo di prova, l’orario di lavoro, il giorno di riposo settimanale se presta servizio a orario intero, le condizioni di vitto e alloggio.
  8. Consultare le tabelle con i minimi retributivi indicate dal Art.33 del CCNL.
  9. Il datore di lavoro ha l’obbligo di trasmettere la comunicazione al Centro per l’impiego entro 24 ore dall’assunzione, per mezzo del modello C/Ass. Il datore può inoltre dedurre dall’imponibile l’ammontare dei contributi previdenziali versati all’INPS a favore dei collaboratori domestici.
  10. Se vi è bisogno di ulteriori informazioni, sia per gli anziani e le famiglie, che per gli assistenti familiari potete rivolgervi all'ufficio di lavoro domestico presso il patronato ITAL di Pordenone che sarà in grado di fornirvi servizi semplificati per un’assunzione di qualità e sicurezza:
  • Contratti LAU
  • Lettere assunzione
  • Buste paga
  • Bollettini postali
  • Lettere fine rapporto
  • Deduzione contributi previdenziali
  • Verifica possesso permesso di soggiorno o Carta di Soggiono CEE
  • Comunicazione dati al centro per l'impiego INPS e INAIL
  • Preparazione CUD

Manifesto ADOC

L'ADOC è l'associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori, degli utenti, dei risparmiatori, dei malati, dei contribuenti.

Costituita nel 1988 ha circa 65.000 iscritti, è presente in tutti i capoluoghi provinciali con volontari esperti nel diritto del consumatore, in grado di dare informazioni ai cittadini ed abilitati alle procedure di conciliazione ed arbitrato, pronti ad assistere direttamente gli iscritti in qualunque tipo di controversia. In ogni sede ADOC è possibile usufruire di consulenza legale specialistica garantita da avvocati convenzionati.

L'ADOC è tra i fondatori di Consumers' Forum, dell'Associazione Europea dei Consumatori, fa parte del Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti (CNCU), del CNU Consiglio Nazionale Utenti televisivi, il Presidente dell'Adoc fa parte della commissione istituita dall'Istat per studiare le possibili modifiche del sistema di rilevazione dell'inflazione e l'eventuale modifica del paniere.

Con la rivista mensile Adocchiatutto e con il sito web www.adoc.org, l'Adoc garantisce una informazione costante ed attente.

Propositi
  • Informazione e assistenza ai consumatori
  • Campagne sulla corretta alimentazione e sulla tracciabilità dei prodotti
  • Interventi contro la microcriminalità e le contraffazioni
  • Controllo dei prezzi e delle tariffe
  • Promozione di una revisione del sistema del price cap
  • Campagna per la reale tutela della privacy e per il miglioramento della legge
  • Denunce all'antitrust di accordi di cartello e contro la pubblicità ingannevole
  • Campagna per l'abolizone dei canoni Rai e Telecom
  • Certificazione dei siti di e-commerce ed assistenza agli acquirenti di e-commerce
  • Monitoraggio delle Carte dei servizi (standard di qualità e responsabilità dei gestori)
  • Campagna per la tutela dei minori nella fruizione dei programmi televisivi
  • Azione per il controllo e l'eliminazione delle clausole vessatorie nei contratti
  • Monitoraggio delle campagne pubblicitarie e denuncia dei casi di pubblicità ingannevole
  • Azione per l'abolizione della «tassa sulla tassa nelle bollette di luce e gas» e sui carburanti
  • Conciliazione ed ampliamento dei settori di applicazione (banche, assicurazioni, poste, ferrovie, vettori aerei, energia, gas, telefonia, ecc.)
  • Azioni per l'introduzione della class action in Italia
  • Miglioramento della trasparenza nel settore bancario e assicurativo
  • Campagne di solidarietà e per la valorizzazione dell'Arte
  • Monitoraggio del sistema di Assistenza domiciliare integrata ed informazioni alle famiglie
  • Assistenza alle famiglie che hanno necessità di badanti

CARO-LIBRI: L'Adoc approva l'indagine dell'Antitrust sul costo dei libri di testo delle superiori

Il Garante per la concorrenza ha affidato alla Guardia di Finanza il compito di effettuare un’indagine a campione sui prezzi dei libri degli ultimi tre anni.
“Siamo favorevoli alle ispezioni – commenta il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri – i prezzi dei libri di testo sono insostenibili per molte famiglie, si viaggia su una media di 352 euro per studente, il 12,4% in più dello scorso anno. E’ giusto che vengano accertate eventuali distorsioni del mercato editoriale scolastico”.
L’Adoc evidenzia anche la brevità della vita media e la non sufficiente omogeneità dei testi.
“I nostri testi durano in media due anni – spiega Pileri – quando la media europea è di cinque. Ogni anno troviamo sugli scaffali nuovi edizioni con un nuovo prezzo, creando un danno agli studenti, costretti ad acquistare il testo aggiornato magari solo di un capitolo. E registriamo una non sufficiente omogeneità di testi, a parità di classe ma diversa sezione dello stesso istituto”.
Per arginare il caro-libri, l’Adoc propone il noleggio dei testi scolastici.
“Si offre al consumatore una nuova opportunità di risparmio – conclude Pileri – già verificata in altri Paesi europei. In questo modo riteniamo si possa tagliare fino al 50% la spesa familiare destinata allo studio dei figli. Chiediamo che si adottino i provvedimenti di legge necessari a concretare questa opportunità”.

fonte: adoc.org

Angeletti: "Meno tasse per i lavoratori dipendenti". L'Unità, 26.8.2007

di Felicia Masocco Roma - Le tasse vanno ridotte, ma per il segretario della UIL "sarebbe un errore operare sull'Irpef perchè non distingue il lavoro autonomo da quello dipendente e non introdurrebbe nessun elemento di equità"...>>

Rilanciare l’unità sindacale è fondamentale per le sfide d’autunno

UNIONE LAVORATORI PENSIONATI
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0019 ROMA - VIA PO,162
TEL.06 8525 91 - FAX 06 8548632 - C.F. 8022339058




Dichiarazione di Silvano Miniati, segretario generale Uil Pensionati
Rilanciare l’unità sindacale è fondamentale per affrontare le sfide d’autunno”. È quanto dichiara Silvano Miniati, segretario generale della Uil Pensionati. “Si preannuncia – prosegue Miniati – un autunno impegnativo per i lavoratori e i pensionati. Abbiamo alle spalle un periodo molto difficile e complicato, ma che ha dato risultati molto importanti, non solo per i pensionati. La prossima consultazione sarà l’occasione per confrontarci con milioni di lavoratori e di pensionati e perderemmo una grande occasione se la riducessimo a una conta, il cui esito peraltro a me appare scontato, a favore o contro l’accordo. La prossima legge finanziaria offre l’occasione per uno sviluppo ulteriore della concertazione e per trasformare in fatti più concreti, soprattutto per quanto riguarda le politiche verso i giovani e la rivalutazione delle pensioni, le premesse di riforma del welfare contenute nel protocollo su previdenza, lavoro e produttività e nel ddl sull’extragettito, divenuto legge ieri. Sarebbe davvero importante che dalla consultazione emergesse anche la consapevolezza che, proprio perché i prossimi anni si annunciano decisivi per i lavoratori, per i pensionati e per l’intero Paese, il contributo maggiore che può venire dal sindacato è quello di porsi finalmente in maniera chiara il problema dell’unità sindacale. Il problema vero non è se l’obiettivo dell’unità sia realizzabile in tempi brevi, medi o lunghi, ma se Cgil, Cisl e Uil, e quanti altri organizzano sindacalmente i lavoratori, hanno o meno la consapevolezza che non basta più sfruttare al meglio le posizioni di rendita o, peggio ancora, approfittare gli uni delle difficoltà degli altri. La sfida è talmente alta – conclude Miniati – che può essere vinta solo da un movimento sindacale che ritrovi la strada dell’unità e che si metta così anche a riparo dalle troppe ‘incursioni’ politiche che arrivano da molte parti”.




Roma 3 agosto 2007
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